
Bacalà alla Vicentina. Come lo abbiniamo?
Da pochi giorni è iniziato l’evento più atteso della tradizione vicentina: la Festa del Bacalà di Sandrigo.
Bacalà con una sola c, perché noi veneti chiamiamo così lo stoccafisso, ovvero il merluzzo essiccato (e non sotto sale), ingrediente principale di questo piatto della tradizione.
Ogni anno questa festa richiama un flusso continuo di turisti e amanti della buona tavola, con piatti a base di bacalà, bancarelle, musica dal vivo e spettacoli teatrali. Non mancano anche le rievocazioni storiche in costume, per ricordare il viaggio che Pietro Querini compì verso Røst, l’isola norvegese dell’arcipelago delle Lofoten, dove ancora oggi viene acquistato lo stoccafisso.
Chi non riuscisse a recarsi a Sandrigo, può sempre cimentarsi in cucina, provando a ripetere la ricetta ufficiale pubblicata dalla Venerabile Confraternita del Bacalà.
Dopo lunghe ore di ammollo, di cottura e di riposo, ci vogliono almeno 3-4 giorni in tutto, la fatica sarà ripagata dal gusto unico di questo piatto e dal giusto accompagnamento nel bicchiere.
A questo proposito, ecco alcune personali proposte per abbinarlo al meglio.
Vespaiolo, l’abbinamento per tradizione
Il sapiente equilibrio tra la piacevolezza aromatica e le spiccate note di freschezza, ben si accompagnano al piatto per contrastarne la grassezza.
Tai Rosso, un tocco di colore nel calice
È il vino autoctono dei Colli Berici. Al naso è intenso ed elegante e spiccano fresche note fruttate di marasca e lampone tipiche del vitigno e delicati sentori speziati di pepe nero.
Lessini Durello, per chi ama le bollicine
Nasce da un vitigno autoctono coltivato nei monti Lessini Orientali. Acidità e una vivacità di gusto sono adatte a sposare un piatto piuttosto grasso come il bacalà alla vicentina. La sua vocazione è alla spumantizzazione, sia con il Metodo Classico, sia con il metodo Charmat.
Friulano, una abbinamento che sorprende nel finale
La sapidità e una leggera nota acida esaltano il sapore di questo ricco piatto. Il caratteristico finale di mandorla amara forma un bel contrasto con la tendenza dolce della cipolla e della polenta con cui si accompagna il bacalà.